la forza di non essere soli.
Partecipare per conoscere, conoscere per partecipare
Laboratorio sperimentale di partecipazione agli “interventi non farmacologici” promosso dalla Residenza Protetta “Non ti scordar di me” e rivolto ai familiari degli ospiti, con la collaborazione dell’Associazione Alzheimer Orvieto - Onlus
PREMESSA: CONTESTO, MOTIVAZIONI E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
L’idea nasce dall’esperienza maturata in questi ultimi tre anni di attività promossa dalla RP “Non ti scordar di me”, attraverso gli “Alzheimer Cafè”, una serie di incontri mensili in cui è stato possibile far dialogare professionisti nella gestione della malattia di Alzheimer con i familiari degli ospiti residenti nella struttura ed anche con altri utenti esterni interessati; si è pensato, quindi, di trasformare questa esperienza di tipo più prettamente didattico in una pratica anche più coinvolgente per il familiare dell’ospite residente.
Partendo da una proposta della Prof.ssa Parnetti, Direttore Scientifico della Residenza per Malati di Alzheimer “Non ti scordar di me”, si è arrivati ad organizzare una modalità partecipativa che consentirà ai familiari degli ospiti di presenziare, senza turbare l'ambiente protetto, agli interventi non farmacologici previsti per i malati.
L’obiettivo è quello di fornire l’occasione di una esperienza immersiva anche per i familiari, i quali avranno la possibilità di osservare dal vivo lo svolgimento di una attività tra quelle praticate ed assegnate al piano terapeutico previsto per ciascun paziente, partecipando all’interno della seduta, senza però interferire ed osservando il comportamento e le reazioni del loro familiare.
IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI FINALI DELLE AZIONI DI PROGETTO
Il progetto di laboratorio è rivolto ai familiari degli ospiti della RP “Non ti scordar di me” i quali, in numero totale di otto, potranno partecipare a due interventi ciascuno nell’attività assegnata, nell’arco di un mese. I laboratori sperimentali si svolgeranno da Febbraio a Maggio 2017.
All’inizio di ogni mese, successivo a quello degli interventi di laboratorio, si svolgerà un incontro aperto a tutti, a date prefissate, nel quale si discuteranno alla presenza dello psicologo e dell’equipe medica della struttura e con i familiari coinvolti gli aspetti emotivi vissuti ed i risultati fino a quel momento percepiti.
FINALITA' GENERALI
I cosiddetti interventi non farmacologici o psicosociali nella cura delle demenze hanno una valenza assai importante nello svolgimento della vita quotidiana di un paziente Alzheimer e pertanto è importante diffonderne la cultura anche tra i familiari o utenti che abbiano a che fare con questa malattia.
La partecipazione diretta a questo tipo di interventi, praticati da un professionista ed all’interno di un ambiente protesico organizzato allo scopo, consente in generale di:
• diffondere la conoscenza della terapia e della sua pratica;
• osservare le reazioni dei pazienti singolarmente ed in gruppo;
• comprendere i momenti di difficoltà che possono manifestarsi nel paziente mentre partecipa o reagisce ad un determinato stimolo;
• acquisire familiarità con le reazioni dei pazienti aumentando la propria sensibilità verso gli stati sensoriali del malato;
ed in particolare, per il familiare dell’ospite in Residenza Protetta, di:
• essere istruito a partecipare come osservatore passivo, affinchè non intralci l’attività, né disturbi l’operatore e/o i pazienti;
• misurare le ripercussioni psicologiche che si possono manifestare nel familiare che osserva il proprio congiunto.
ATTIVITA' PREVISTE
Incontri aperti con la partecipazione dello psicologo e della equipe medica della struttura:
• un incontro di presentazione del progetto in cui verranno selezionati i familiari che vorranno aderire e dove sarà prevista una informazione sul comportamento da tenere;
• quattro incontri totali (uno al mese a partire da inizio marzo) dove i familiari che hanno partecipato alle attività del mese precedente, insieme con gli altri presenti, verranno coinvolti in una discussione di condivisione delle emozioni vissute;
• un incontro finale (nel mese di giugno) con la testimonianza dei familiari che avranno partecipato alle attività.
Laboratori riservati ai familiari degli ospiti della struttura che avranno fornito la loro disponibilità:
• due incontri, a settimane alterne all’interno dello stesso mese, per ciascun familiare che ha aderito al progetto ed è stato selezionato, per un periodo di quattro mesi.
METODOLOGIA
Sostegno alla progettualità attraverso il confronto ed il coordinamento con i professionisti dell’equipe medica ed operativa della struttura.
INDICATORI DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI
Verranno proposti dei questionari ai partecipanti dei laboratori per valutare il livello di coinvolgimento raggiunto ed il gradimento dell’iniziativa.
SVILUPPI NEL FUTURO
Estensione delle attività del progetto per ulteriori sei mesi nel caso di raggiungimento di risultati positivi verificati sulla base degli indicatori di valutazione e del grado di soddisfazione riscontrato.